Du baptême du nouvel aéroport de Nouakchott à la réforme constitutionnelle (fin 2015-2018). Politiques de l’histoire en Mauritanie

Si segnala la seguente pubblicazione, reperibile qui in open access:
C. Evrard, E. Pettigrew, “Du baptême du nouvel aéroport de Nouakchott à la réforme constitutionnelle (fin 2015-2018). Politiques de l’histoire en Mauritanie”, L’Annèe du Maghreb, Dossier …

Paroles de papier. Matérialité et écritures en contextes africains/Words of Paper. Materiality of Writing and its Discourses in African Contexts

Si segnala l’uscita del numero speciale “Paroles de papier. Matérialité et écritures en contextes africains/Words of Paper. Materiality of Writing and its Discourses in African Contexts” per la rivista Cahiers …

Per una rivoluzione africana. Il ruolo della cultura nella lotta per l’indipendenza

Amílcar Lopes da Costa Cabral è stato uno dei più importanti ideologi e politici dell’intero processo di decolonizzazione del continente africano, e i suoi scritti sono ancora oggi un punto di riferimento per approfondire il pensiero anticoloniale. Per Cabral, infatti, la lotta per l’indipendenza è inseparabile dalla lotta per un cambiamento culturale nel continente africano. La cultura è al centro della sua azione rivoluzionaria, in un contesto come quello delle ex colonie portoghesi in cui il salazarismo aveva imposto una logica assimilazionista secondo la quale le culture locali dovevano essere cancellate a favore di un modello culturale esogeno, quello portoghese appunto. Rivendicare i valori culturali nazionali significa, per Cabral, recuperare il rapporto tra fatto culturale e fatto economico, tra immaginazione sociale collettiva e uso del sistema produttivo. Recuperando la propria cultura, l’Africa l’avrebbe usata come strumento di mobilitazione politica, prima attraverso la lotta armata, poi con la creazione di Stati sovrani, rivendicando finalmente la sua appartenenza alla storia.
Il libro raccoglie i testi più significativi della produzione intellettuale cabraliana, che ha occupato un posto speciale in Italia negli ambienti che sostenevano il processo di decolonizzazione dell’Africa negli anni Sessanta e Settanta. L’antologia è preceduta da una introduzione di Livia Apa che traccia un profilo della sua figura di intellettuale e uomo politico, sottolineando l’attualità del suo pensiero.